CHRISTOPHER PISK

Pianist, Composer and Symphonic Poet

Christopher Pisk, pianist, composer and sensible interpreter of contemporary music, during his permanent stay in Australia he studied piano at the Melbourne Conservatory, recitation at the Grosvenor Academy and composition with the composer and music critic Felix Werder; after he is invited to the ABC Radio station and to many manifestations. Determinate are the musical knowledge and intellectual provocations by the two American musicians John Cage and Cecil Taylor, he then decides to dedicate himself to improvisation, searching for a new harmony with contemporary techniques creating a “spatial “ sonority.

This new expression takes him to elaborate a personal musical language and a new free expressive dimension rich in harmonic dissonances, polytonal chords, trills and so on.

Pisk doesn’t have ten fingers, but ten instruments of the orchestra transcribed for piano solo, thus, the ten fingers become a “Double Quintet”.

In Milan he collaborates at the foundation of Contemporary Music Center, with the Italian musician Giancarlo Cardini; later he has the occasion to present his new work “Terra Australis”, symphonic poem for piano solo, during the important manifestation Milano Poesia.

Pisk doesn’t hide the deep knowledge of classical composers as well as of popular American songs; occasionally he uses a fragment of a rhythmic melodic cell of a work, that he  then elaborates freely with contemporary and free jazz techniques. From the various combinations of “past and present music equals future music”, thus, his personal style is born; that permits a suggestive harmonic hearing, where each performance results to be differently to the previous.

Pisk also occupies himself in Photography and Visual Arts.

PHOTOGRAPHY

“Architecture in b/w”

The photographs in black and white reproduce particular images of Architecture.

VISUAL ARTS

Symphonic Poems”

In the original artistic graphic works combine Poetry, Music and Art of Calligraphy. The Artist uses the name of the notes, constructing imaginative words with no significance, but richly with sonic contents. Like Franz Liszt, who put the Poetry in Music, Pisk adapts the Music into Poetry, getting the concept of Symphonic Poem idealized by the great composer of ‘800.

"Concert-Concept Paintings"                                                         Are minimal monochromatic works where loudspeaker wire is cut to make knots then placed randomly over the chromatic canvas, representing indefinite musical notes of a conceptual concert.

Christopher Pisk lives and works in Milan, Italy.                     He is also very active as a musical teacher.


Christopher Pisk, compositore, pianista e sensibile interprete della musica del XXI° secolo, durante la permanenza in Australia studia pianoforte al Conservatorio di Melbourne e recitazione alla Grosvenor Accademy. Dopo l’incontro con il compositore e critico musicale Felix Werder, viene invitato alla Radio ed a diverse manifestazioni. Determinanti sono la conoscenza musicale e le provocazioni intellettuali degli americani John Cage e Cecil Taylor, a seguito delle quali si dedica all’improvvisazione, alla ricerca armonica e timbrica con le nuove tecniche contemporanee dell’Ultima Avanguardia, alla Musica Concreta, a esperimenti con il pianoforte preparato, ad interventi direttamente sulle corde dello strumento, creando così una sonorità “spaziale”; questa nuova espressività lo porta ad elaborare un personale linguaggio musicale ed una nuova dimensione espressiva liberatoria ricca di dissonanze armoniche, accordi politonali, trilli, arpeggi: le 10 dita delle mani costituiscono un’orchestra virtuale di 10 elementi che formano per Pisk un “Double Quintet” , ma anche un duetto, un quintetto e così via, portando sempre nuove emozioni sonore. Spesso i concerti ai quali partecipa sono occasioni per proporre nuove forme interdisciplinari di teatro musicale puramente concettuale, nel quale Gesto e Suono convivono. E’con l’arrivo in Italia che Pisk viene in contatto con Giancarlo Cardini e collabora alla fondazione del “Centro di Musica Contemporanea”; in seguito ha l’occasione di presentare il suo brano”Terra Australis”, poema sinfonico per pianoforte solo, durante l’importante manifestazione “Milano Poesia”. Pisk non nasconde la profonda conoscenza sia degli Autori classici, sia dei brani di musica popolare americana; di entrambi utilizza spesso alcune cellule melodico-ritmiche che rielabora liberamente con le tecniche del free-jazz e con quelle della musica contemporanea, poiché questi linguaggi sonori sono molto vicini tra loro: dalla combinazione tra i diversi generi musicali del passato e del presente nasce ll Suo personale stile che permette un ascolto armonicamente suggestivo, dove ogni esecuzione risulta essere in qualche modo diversa dalla precedente.

Pisk si occupa anche di Fotografia, di Design e di Arti Visive.

FOTOGRAFIA

“Architecture in b/w”

Le fotografie in bianco e nero riproducono dei particolari legati all’Architettura.
 

DESIGN

“Poemi sinfonici”
Il materiale impiegato è: porcellana bianca, vetro e terracotta.

“Symphonic bags”
Il materiale impiegato è canvas e cuoio.
 

ARTI VISIVE

“Poemi sinfonici”

Gli originali lavori artistici esaltano la Poesia, la Musica e l’Arte del Calligramma per la quale Pisk ha usato i nomi delle note, costruendo immaginarie parole prive di significato, ma ricche di contenuti sonori. Come Franz Liszt ha messo in Poesia la Musica, Pisk adatta la Musica alla Poesia riprendendo il concetto del “Poema Sinfonico”, ideato dal grande compositore dell’800.

“Concert-Concept Paintings”

Sono opere minimali monocromatiche; sulla tela vengono posizionati dei nodi ricavati dall’utilizzo del cavo delle casse acustiche: essi rappresentano indefinite note musicali di un concerto concettuale.

Christopher Pisk vive e lavora a Milano ed è molto attivo anche nel campo dell’insegnamento musicale.


 

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